COMUNICATO STAMPA
Orchidea: Organizzare e Rigenerare Contrastando gli Handicap e Includendo i Disabili ed Anziani
Ha preso il via il progetto Orchidea che ha il duplice obiettivo di offrire al welfare l’occasione di operare un cambiamento importante dal punto di vista dei servizi socio-sanitari grazie alle attività svolte in contesti non medicalizzati per la cura e l’inserimento socio-lavorativo. L’ente capofila è UILDM sezione di Mazara del Vallo, partner sono MDC, Movimento Difesa dei Cittadini ed il circolo di Legambiente Francesco Lojacono.
Il progetto Orchidea propone la creazione di percorsi didattici e socio-riabilitativi, formativi ed educativi rivolti a soggetti disabili del territorio, persone svantaggiate, famiglie e associazioni; la produzione agricola orientata ad offrire opportunità di integrazione ed inclusione sociale e finalizzata all’inserimento lavorativo a favore di persone che presentano forme di svantaggio psico-fisico oppure di disagio sociale con prodotti che saranno trasformati e commercializzati attraverso i canali commerciali.
Il progetto ha la finalità di unire attività a carattere agricolo e le Cooperative Sociali che si occupano di Terzo Settore unitamente a tutte le associazioni del Terzo settore, con il proposito di generare dei benefici di utilità sociale per fasce particolari della popolazione (bambini, anziani, persone con bisogni speciali). Un modello di intervento per l’orientamento al lavoro di soggetti in condizioni di disagio che utilizzi l’agricoltura come “medium educativo”, sperimentando in realtà territoriali e aziendali diverse percorsi di progressivo avvicinamento al lavoro e di inserimento lavorativo.
La Presidente UILDM Sezione di Mazara del Vallo, Giovanna Tramonte, dichiara: “siamo molto orgogliosi di questa iniziativa che prende il via, certi che insieme ai partners daremo ai 100 destinatari/beneficiari del progetto la possibilità di lavorare ed incontrare il mondo dell’agricoltura anche come risorsa sociale. Auspichiamo la creazione di una Rete Sociale per l’inserimento lavorativo che possa insieme alle famiglie dei disabili e delle fasce deboli della popolazione fare da volano per il riconoscimento delle competenze al servizio della comunità”.
Il progetto, a carattere nazionale, si svolgerà in tutte le regioni italiane e vedrà il coinvolgimento di 100 destinatari.